Artistes tous farceurs 1 / Artisti tutti burloni 1
Elisabeth Eberle, Penelope-Margaret Mackworth-Praed, Hektor Mamet, Maya von Moos, Flor Garduño, Aglaia Haritz, Nici Jost, Laura Solari, Pierrette Stany, Myriam Thyes, Teres Wydler
Elisabeth Eberle, Penelope-Margaret Mackworth-Praed, Hektor Mamet, Maya von Moos, Flor Garduño, Aglaia Haritz, Nici Jost, Laura Solari, Pierrette Stany, Myriam Thyes, Teres Wydler
06 marzo 2012
I testi qui raccolti sono le descrizioni dettagliate delle opere d’arte
esposte alla mostra Enigma della modernità tenutasi presso lo Spazio
Officina, Chiasso (TI), dal 2 marzo al 5 aprile 2012.
6 CHF (5 EUR)
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Questi testi sono
stati scritti dagli artisti stessi, salvo diversa indicazione.
«Questa pubblicazione è (…) una specie di catalogo, senza critica, senza biografia, senza testo introduttivo, senza immagini, senza curator, senza sponsor, senza logo, senza dottore di ricerca in estetica; 5 un catalogo nella sua più pura forma astratta, ovvero «[un] opuscolo che descrive gli articoli offerti da un un commerciante, un grande magazzino» (1). Riunendo questi testi, ci è sembrato che l’accesso alle opere fosse più facilitato dalla sola descrizione delle loro forme materiali rivelandone la riflessione che ne sta alla base, che dalla lettura dei soliti concetti flosci e raccontati al vento, di questa specie di Adorazione dei Magi intellettuale, che è la critica d’arte di oggi.»
(1) Dictionnaire historique de la langue française, Le Robert, 1998. P. S. & L.S. edit. (estratto).
La collana Artisti tutti burloni è una collana di cataloghi, come definiti sopra, nota 1, a periodicità irregolare.
«Questa pubblicazione è (…) una specie di catalogo, senza critica, senza biografia, senza testo introduttivo, senza immagini, senza curator, senza sponsor, senza logo, senza dottore di ricerca in estetica; 5 un catalogo nella sua più pura forma astratta, ovvero «[un] opuscolo che descrive gli articoli offerti da un un commerciante, un grande magazzino» (1). Riunendo questi testi, ci è sembrato che l’accesso alle opere fosse più facilitato dalla sola descrizione delle loro forme materiali rivelandone la riflessione che ne sta alla base, che dalla lettura dei soliti concetti flosci e raccontati al vento, di questa specie di Adorazione dei Magi intellettuale, che è la critica d’arte di oggi.»
(1) Dictionnaire historique de la langue française, Le Robert, 1998. P. S. & L.S. edit. (estratto).
La collana Artisti tutti burloni è una collana di cataloghi, come definiti sopra, nota 1, a periodicità irregolare.
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